Al punto 8.2 della norma ISO 45001 “Preparazione e risposta alle emergenze”, è previsto, in previsione di eventuali incidenti che si dovessero verificare nonostante le misure di prevenzione, preparare dei piani di emergenza redatti ai sensi del DM 10 marzo 1998 come risposta alle conseguenti condizioni di emergenza.
Così come accade per i DVR anche il piano di emergenza ed evacuazione è totalmente sviluppato.
La disciplina delle emergenze è affidata al D.Lgs81/08 tramite gli articoli che vanno dal 43 al 46 in cui il datore di lavoro deve:
- Organizzare i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell’emergenza
- Designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza
- Informare tutti i lavoratori che possono essere esposti a un pericolo grave e immediato circa le misure predisposte e i comportamenti da adottare
- Programmare gli interventi, prendere i provvedimenti e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave e immediato che non può essere evitato, possano cessare la loro attività, o mettersi al sicuro, abbandonando immediatamente il luogo di lavoro
- Adottare i provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed immediato per la propria sicurezza o per quella di altre persone e nell’impossibilità di contattare il competente superiore gerarchico, possa prendere le misure adeguate a evitare le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici disponibili
- Garantire la presenza di mezzi di estinzione idonei alla classe di incendio ed al livello di rischio presenti sul luogo di lavoro, tenendo anche conto delle particolari condizioni in cui possono essere usati.
Il piano di emergenza ed evacuazione che redige l’azienda deve recepire i requisiti cogenti imposti dal D.Lgs. 81/08 e riportarli sotto forma di disposizioni del sistema di gestione per la SSL ai sensi della ISO 45001:2018.
Gli obiettivi del Piano di emergenza e evacuazione
Nel piano di emergenza ed evacuazione possiamo trovare, ad esempio, tali obiettivi
- Affrontare l’emergenza fin dal primo insorgere, per contenerne gli effetti e riportare rapidamente la situazione in condizioni di normale esercizio
- Pianificare le azioni necessarie per proteggere le persone sia all’interno che all’esterno
- Prevenire o limitare i danni all’ambiente ed alle proprietà
- Coordinare i servizi di emergenza, i lavoratori e l’Alta Direzione
- Adottare procedure adeguate atte ad evacuare il maggior numero di persone presenti negli uffici, procedure che vengono studiate in ragione degli specifici scenari incidentali che si potrebbero verificare all’interno del luogo di lavoro.
Le emergenze, all’interno del Piano, vengono classificate come segue:
CLASSIFICAZIONE DEGLI STATI DI EMERGENZA | ||
EMERGENZA MINORE |
TIPO 1 |
Controllabile dalla persona che individua l’emergenza stessa o dalle persone presenti sul luogo (esempio: principio lieve di incendio, sversamento di quantità non significative di liquidi contenenti sostanze pericolose, etc.) |
EMERGENZA DI MEDIA GRAVITA’ |
TIPO 2 |
Controllabile soltanto mediante intervento degli incaricati per l’emergenza come nel seguito definiti e senza ricorso agli enti di soccorso esterni (esempio: principio di incendio di una certa entità, sversamento di quantità significative di liquidi contenenti sostanze pericolose, black-out elettrico, principi di cedimenti strutturali, danni significativi da eventi naturali, etc.) |
EMERGENZA DI GRAVE ENTITA’ |
TIPO 3 |
Controllabile solamente mediante intervento degli enti di soccorso esterni (VVF, PS, etc.) con l’aiuto della squadra di pronto intervento (esempio: incendio di vaste proporzioni, eventi naturali catastrofici, etc.). |